Agorosso Raid 2018 – Informazioni utili

Questa pagina è rivolta a chi ha poche esperienze di orienteering o affronta per la prima volta un raid in orientamento.

Possono partecipare all’Agorosso Raid tutte le persone di età maggiore o uguale a 16 anni, purché provviste dei documenti richiesti nella pagina delle iscrizioni. I partecipanti non tesserati alla Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO) dovranno inoltre sottoscrivere l’assicurazione federale al costo aggiuntivo di 5 € e saranno iscritti alla FISO con tesseramento green, che permette la partecipazione a tutte le prove del circuito Raid Challenge e alle gare inserite nel calendario FISO nelle categorie promozionali.

Di seguito riassumiamo le nozioni necessarie per portare a termine una prova di questo tipo. Le informazioni sono in gran parte raccolte dal prezioso sito del Nirvana Raid.

LA MAPPA

La mappa o carta topografica è lo strumento di originalità dei raid in orientamento: da essa vanno ricavate tutte le informazioni utili a procedere ed occorre uno sforzo di immaginazione per associare quello che è segnato in mappa alla realtà.

La scala della mappa è il rapporto fra la distanza misurabile sulla mappa e la distanza reale sul territorio. È la prima entità da prendere in considerazione quando si legge una mappa, in quanto è di fondamentale importanza avere immediatamente la sensazione delle distanze da percorrere. La mappa è tipicamente in scala 1:20000. Da tale proporzione si ricava, ad esempio, che 1 cm sulla mappa corrisponde a 20000 cm ovvero 200 m reali.

Un altro elemento da considerare è l’altimetria, rappresentata in mappa con il sistema delle isoipse o curve di livello. Le isoipse sono linee immaginarie che uniscono tutti i punti del terreno aventi la stessa quota. La distanza verticale (dislivello) tra due isoipse è costante ed è detta equidistanza. La forma delle curve di livello e la distanza tra esse descrivono l’andamento del terreno: quanto più le curve sono ravvicinate, tanto più un pendio è ripido e viceversa, quanto più sono distanziate, tanto più un pendio è dolce. Nel nostro caso le isoipse sono linee continue di colore marrone e per chiarezza di lettura una linea ogni cinque ha il tratto più marcato; l’equidistanza è solitamente di 20 m.

La mappa è costituita da numerosi altri simboli che possono essere utili riferimenti, il cui significato è consultabile nella legenda presente in carta.

IL PERCORSO

Il tracciato è stampato sulla mappa con il colore viola. La partenza è rappresentata da un triangolo: è la prima cosa da cercare quando inizia la gara, per capire in quale punto della mappa ci si trova. I punti di controllo da raggiungere sono posizionati al centro dei cerchi numerati. Ricordiamo che i punti vanno raggiunti nell’ordine indicato. Infine l’arrivo è dato dal simbolo con due cerchi concentrici.

Ogni squadra dispone di un microchip (SI-Card) che permette di registrare il passaggio dai punti di controllo. La SI-Card ha un piccolo elastico da mettere su un dito, rendendo il suo utilizzo più semplice e veloce. Durante la gara, il corridore della squadra a cui è affidata la SI-Card, una volta raggiunto il punto di controllo, provvederà ad inserirla nel piccolo foro presente nella stazione di controllo, attivando un led e un segnale acustico di verifica.

Presentiamo la foto di un punto di controllo, con la caratteristica tela bianco-arancione.

Nell’immagine seguente c’è invece un estratto di mappa con un’ipotetica tratta 1-2. Sono evidenziate in rosso due delle possibili scelte di percorso lungo sentieri: (A) misura 780 m, (B) misura 630 m ed è più ripida.

Tra le due scelte quale sarà quella più veloce? Dipenderà dalla vostra abilità, non è detto che il percorso più breve sia sempre il migliore!

IN PARTENZA

Accedendo alla zona di partenza, inserirete la SI-Card nella stazione “Clear” per cancellare gli eventuali dati presenti. In seguito la stazione “Check” verificherà che il sistema è funzionante. Un membro dell’organizzazione controllerà il corretto svolgimento di questo processo.

DURANTE LA GARA

Non andate a caso: fermatevi, riflettete e valutate le scelte. Prima di intraprendere una discesa, verificate che sia la strada giusta: tornare indietro è faticoso e snervante.

Non seguite gli altri concorrenti: potrebbero avere un tracciato differente o peggio ancora potrebbero sbagliare strada e trascinare nell’errore anche voi.

Rispettate il territorio e le proprietà private. Le nostre gare si svolgono in ambienti unici, talvolta otteniamo permessi temporanei per attraversare delle aree private e non creare problemi ci permette di poterle riattraversare anche in futuro.

Tenete sott’occhio il tempo e le distanze che avete percorso e quelle che vi mancano all’arrivo.

Ogni punto di controllo ha un codice numerico che lo contraddistingue: si può così verificare di aver trovato il punto corretto.

Per evitare di perdere la SI-Card, è consigliato legarla al polso con un piccolo cordino.

ALL’ARRIVO

Ricordatevi di punzonare la stazione di arrivo, che ferma il tempo di gara. Successivamente scaricate i dati presenti nella SI-Card e vi verrà fornita una stampa dei tempi parziali e del tempo totale. Il sistema verifica inoltre se l’ordine di passaggio è stato rispettato e se sono stati raggiunti tutti i punti previsti.

Transitate dall’arrivo anche in caso di ritiro.

Discutete con gli altri concorrenti le vostre scelte di percorso e i tempi che avete impiegato. Talvolta si possono fare piacevoli scoperte.

TROPPO COMPLICATO?

Come esordiente, queste nuove nozioni potrebbero essere troppe in una volta… ma il giorno della gara si potrà comunque sperimentare l’orienteering in modo “soft” iscrivendosi al MINI-RAID. Si tratta di un percorso di circa 5 km adatto a ragazzi, adulti e famiglie, sempre costituito da lanterne da trovare ma fisicamente e tecnicamente poco impegnativo: in pratica una passeggiata con una mappa!

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Pubblicato il 4 ottobre 2018 alle 16:19.